Disturbo Di Elaborazione Uditiva: Il Problema Nascosto Dietro Difficoltà Scolastiche E Comportamentali

Hai mai avuto la sensazione che tuo figlio non ti ascolti mai, anche quando lo guardi dritto negli occhi e gli parli con calma?

Hai provato a dargli una semplice istruzione – come "vai in camera, prendi il libro e mettilo nello zaino" – e lui torna a mani vuote, guardandoti spaesato?

Molti genitori, in quel momento, pensano: “È distratto, è svogliato, forse ha un problema di attenzione…”


Ma spesso la verità è un’altra. Più sottile. Più invisibile. Più frustrante.

Si chiama disturbo di elaborazione uditiva.

Un nome poco conosciuto, ma con conseguenze enormi: un bambino che sente perfettamente, ma che non riesce a capire cosa sente, perché il suo cervello fatica a elaborare i suoni in modo corretto.

Il risultato? Confusione. Frustrazione. Errori. Etichette sbagliate. E tanta, troppa fatica – a scuola, in casa, nella vita quotidiana.

💡 E se non fosse un problema di comportamento, ma un problema di ascolto neurologico?

In questo articolo ti guiderò alla scoperta del disturbo di elaborazione uditiva:

  • Cos’è davvero e come si manifesta

  • I segnali da osservare con attenzione

  • Perché spesso viene scambiato per ADHD o dislessia

  • E soprattutto: come il Metodo Berard può offrire una soluzione concreta ed efficace in soli 10 giorni.

Se sei un genitore preoccupato, questo potrebbe essere il pezzo mancante del puzzle.

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  • Come si svolge il trattamento

  • Per chi è adatto

  • I benefici che può apportare



Cos’è Il Disturbo Di Elaborazione Uditiva


Immagina di ascoltare una persona che ti parla da dietro un vetro spesso.

Senti la voce, percepisci le parole… ma tutto è ovattato, confuso, come se il significato ti sfuggisse di continuo.

Questo è ciò che può vivere un bambino (o un adulto) con disturbo di elaborazione uditiva, ogni singolo giorno della sua vita.


📌 Non È Un Problema Di Udito… È Un Problema Di “Ascolto Profondo”


La cosa più sconcertante è che questi bambini non sono sordi. Se li porti da un audiologo, il test risulterà spesso nella norma.

Eppure, nella vita quotidiana:

  • sembrano non ascoltare quando li chiami,

  • rispondono in modo scollegato alle domande,

  • fanno fatica a seguire istruzioni semplici,

  • confondono suoni simili (es. “ca” e “ta”),

  • e si distraggono facilmente in ambienti rumorosi.

Non è disattenzione.

È fatica.


Una fatica immensa nel trasformare ciò che sentono in un significato chiaro, perché il problema non è nelle orecchie… è nella connessione tra orecchie e cervello.


💡 Definizione Semplice E Chiara


Il disturbo di elaborazione uditiva (in inglese: Auditory Processing Disorder, APD) è una condizione neurologica in cui il cervello ha difficoltà a interpretare correttamente i suoni che riceve. Il suono entra bene, ma non viene decodificato in modo efficace.

In pratica, è come se il cervello ricevesse un messaggio audio pieno di interferenze:

  • parole troncate

  • suoni sovrapposti

  • messaggi confusi

Il risultato? Frustrazione, confusione, difficoltà scolastiche, comportamentali ed emotive.


🎯 I Tre Errori Comuni Da Evitare


Molti genitori, educatori e persino specialisti cadono in tre errori tipici:

  • Pensano che il bambino sia svogliato o disattento.

  • Suppongono che sia un problema emotivo o relazionale.

  • Ignorano l’idea che possa trattarsi di un disturbo dell’ascolto centrale.

E così, bambini con un’intelligenza perfettamente nella norma vengono etichettati come “problematici”, “iperattivi”, “pigri” o “inadeguati”.

Ma se il bambino non comprende ciò che sente, come può comportarsi come ci si aspetta?


👉 Il problema non è lui. È l’ambiente che non capisce lui.


🎧 Esempio Concreto: Come Vive Il Mondo Un Bambino Con Apd


Prova a fare questo esperimento:


accendi la radio tra due stazioni e cerca di ascoltare una voce coperta dal fruscio. Poi, prova a trascrivere ciò che ha detto.


Faticoso? Confuso? Frustrante?


Benvenuto nel mondo interiore di chi ha un disturbo di elaborazione uditiva.

Ogni frase che sente è un puzzle da decifrare.


Ogni istruzione a scuola è una corsa contro il tempo e contro il rumore.


Ogni conversazione è un’ansia.


🌱 Ma La Buona Notizia È Questa


Il cervello è plasmabile. Si può allenare.


E con gli strumenti giusti, è possibile migliorare radicalmente l’elaborazione uditiva, aiutando il bambino (o l’adulto) a comprendere meglio, imparare meglio e vivere meglio.

Il Metodo Berard di Educazione Uditiva, di cui parleremo tra poco, è una delle tecniche più efficaci oggi disponibili per riaddestrare il cervello a sentire in modo più nitido, preciso e sereno.


Se sospetti che tuo figlio possa avere un disturbo di elaborazione uditiva, non ignorare i segnali.

Prenota oggi stesso una consulenza gratuita per capire insieme se il Metodo Berard può fare la differenza anche per lui.


Dott.ssa Sabrina Bush

Psicologa e Psicoterapeuta

Una delle prime operatrici certificate del Metodo AIT Berard in Italia. Un trattamento che pratica da più di 10 anni.

Passione. Competenza. Comprensione


Sintomi Comuni Del Disturbo Di Elaborazione Uditiva


"Mamma, cosa hai detto?"
"Non capisco!"
"Ma io non ho sentito!"

Queste frasi ti suonano familiari? Se tuo figlio sembra sentire bene ma non capire quello che gli dici, potresti trovarti davanti a un disturbo di elaborazione uditiva.

Non si tratta di sordità, ma di un problema più sottile, spesso invisibile, che può compromettere l’apprendimento, il comportamento e l’autostima di un bambino.

Il disturbo di elaborazione uditiva (APD) si verifica quando il cervello ha difficoltà a decodificare correttamente i suoni ricevuti dall’orecchio. In pratica, l’udito funziona… ma il messaggio arriva “confuso” al cervello.

Immagina di ascoltare una canzone alla radio… ma con il segnale disturbato. Riconosci la melodia, ma le parole si perdono. Così accade per un bambino con APD: le istruzioni verbali diventano un rompicapo.


🚨 I Sintomi Più Comuni Del Disturbo Di Elaborazione Uditiva


Ecco i segnali più frequenti da osservare.

Più di uno presente con costanza dovrebbe farti riflettere seriamente.

1. Difficoltà A Seguire Istruzioni Orali

Spesso tuo figlio ti guarda, annuisce… ma poi fa tutt’altro.

Non è per sfida, è che non ha capito.

Le sequenze verbali (es: "Vai in camera, prendi il libro e mettilo nello zaino") risultano troppo complesse da elaborare in tempo reale.

2. Chiede Spesso Di Ripetere

"Eh? Cosa hai detto?"

Una richiesta che si ripete troppo spesso, anche se l’udito risulta normale ai test classici.

Questo è uno dei campanelli d’allarme principali.

3. Fa Confusione Tra Parole Simili

Parole con suoni vicini, come mela e vela, cane e pane, vengono confuse. Il bambino non distingue bene i fonemi e può fraintendere interi messaggi.

4. Fatica A Comprendere In Ambienti Rumorosi

A scuola, a una festa o anche solo a pranzo con la TV accesa, sembra "disconnesso". Il rumore di fondo sovrasta le parole, e il bambino non riesce a isolare la voce dell’insegnante o del genitore.

5. Problemi Scolastici, Soprattutto In Lettura E Scrittura

Il disturbo si riflette direttamente nelle difficoltà di apprendimento: ortografia incerta, errori di trascrizione, comprensione del testo limitata. Spesso viene confuso con dislessia o semplice "pigrizia".

6. Comportamenti Oppositivi O Evitanti

Quando le parole non arrivano chiare, la frustrazione sale.

Il bambino può sembrare disobbediente, si isola o sviluppa comportamenti difensivi per evitare compiti verbali.

Non è cattivo: si sta solo proteggendo da un mondo che lo bombarda di suoni “incomprensibili”.


Perché è importante riconoscerlo in tempo?


Il disturbo di elaborazione uditiva è sottovalutato e spesso confuso con altri problemi (come ADHD o dislessia). Ma individuato e trattato precocemente, può fare la differenza tra un bambino che fatica e uno che rifiorisce nel suo potenziale.

Il primo passo?

Osservare, ascoltare e affidarsi a professionisti esperti in educazione uditiva, come quelli che applicano il Metodo Berard.



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Perché Il Disturbo Di Elaborazione Uditiva Viene Spesso Scambiato Per Altro (Adhd, Dislessia, Svogliatezza)


“Mio figlio è intelligente, ma sembra non ascoltare. Gli parlo e sembra ignorarmi. A scuola dicono che è svogliato o distratto, ma io sento che c’è qualcosa che non torna.”

Se ti rivedi in queste parole, sappi che non sei solo. Ogni giorno, migliaia di genitori affrontano lo stesso dubbio, lo stesso senso di frustrazione.

Spesso, dietro difficoltà scolastiche, comportamentali o relazionali, si nasconde un problema meno conosciuto ma molto diffuso: il disturbo di elaborazione uditiva (DEU).

👀 Il Grande Equivoco: Ascoltare ≠ Sentire

Il tuo bambino potrebbe sentire perfettamente ogni suono… ma il suo cervello non riesce a elaborare correttamente ciò che sente. Le parole arrivano alle orecchie, ma vengono interpretate male, come se fossero confuse, sovrapposte, o incomplete.

E sai cosa succede quando un bambino non capisce bene ciò che gli viene detto?

  • Evita di ascoltare.

  • Sembra distratto.

  • Non risponde alle domande.

  • E alla lunga… si chiude o si ribella.


🚨 Adhd, Dislessia O Solo Un Errore Di Diagnosi?


Il disturbo di elaborazione uditiva viene spesso confuso con altre condizioni, soprattutto:

1. ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività)

  • Comportamenti simili: distrazione, disattenzione, difficoltà a seguire istruzioni.

  • Ma nel DEU la “distrazione” è una risposta alla confusione uditiva, non un deficit dell’attenzione.

💡 Esempio: se tuo figlio ignora le istruzioni quando c'è rumore intorno, potrebbe non essere ADHD, ma una difficoltà nel filtrare i suoni.

2. Dislessia

  • Comuni difficoltà nella lettura e nella scrittura.

  • Ma spesso la radice del problema è uditiva, non visiva o linguistica.

  • Se il cervello non distingue bene i suoni, sarà difficile associare lettere e fonemi.

💡 Esempio: un bambino con DEU può confondere “t” e “d”, “p” e “b”, rendendo la lettura una battaglia quotidiana.

3. Svogliatezza O Mancanza Di Motivazione

  • Questa è la più ingiusta delle etichette.

  • Nessun bambino è svogliato senza motivo.

  • Se tuo figlio evita le attività scolastiche, potrebbe semplicemente vivere frustrazione costante, perché capisce meno degli altri e si sente “diverso”.

💡 Esempio: dopo un'interrogazione andata male, tuo figlio dice: “Non ci provo nemmeno, tanto sbaglio sempre”. Questa è la voce nascosta del DEU.


🔍 Il Prezzo Delle Etichette Sbagliate


Quando il disturbo di elaborazione uditiva non viene riconosciuto, succede questo:

  • Il bambino si sente inadeguato.

  • Viene spinto in percorsi terapeutici non adatti.

  • I genitori si colpevolizzano inutilmente.

  • Si perdono mesi (a volte anni) preziosi.

🛑 Eppure basterebbe valutare il modo in cui il bambino elabora i suoni, per avere una diagnosi più precisa e un percorso di aiuto realmente efficace.


💡 Come Capire Se È Davvero Disturbo Di Elaborazione Uditiva?


Ecco alcune domande chiave:

✅ Tuo figlio fatica a capire frasi lunghe o complesse?

✅ Ha problemi soprattutto in ambienti rumorosi (es. scuola, mensa, parco)?

✅ Chiede spesso “Cosa?” o risponde in modo incongruente?

✅ Ha difficoltà nella lettura, ma ha un’intelligenza nella norma?

✅ I comportamenti oppositivi sembrano aumentare quando c’è da ascoltare o parlare?

Se hai risposto a due o più di queste domande, potresti essere davanti a un caso di disturbo di elaborazione uditiva.


🎯 La Buona Notizia? Si Può Migliorare (Anche In Soli 10 Giorni)


Il cervello è plastico. Si può riaddestrare all’ascolto con metodi mirati.


Il Metodo Berard, ad esempio, lavora proprio sulla capacità del cervello di:

  • distinguere meglio i suoni

  • filtrare il rumore di fondo

  • comprendere le parole in modo più chiaro

Molti genitori, dopo solo 10 giorni di trattamento, hanno visto miglioramenti nella concentrazione, nella comprensione, nella sicurezza del proprio figlio.


🔔 Non È Colpa Tua. E Nemmeno Di Tuo Figlio


Il disturbo di elaborazione uditiva è invisibile. Non lascia tracce agli esami standard. Ma una volta riconosciuto, può essere affrontato.

👉 Vuoi sapere se tuo figlio potrebbe avere un disturbo di elaborazione uditiva?


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Dott.ssa Sabrina Bush

Psicologa e Psicoterapeuta

Una delle prime operatrici certificate del Metodo AIT Berard in Italia. Un trattamento che pratica da più di 10 anni.

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Come Si Diagnostica Il Disturbo Di Elaborazione Uditiva


Immagina questa scena: sei a colloquio con l’insegnante di tuo figlio. Ti dice che è distratto, che sembra “perdere pezzi” quando gli si parla, che fatica a seguire le lezioni. E tu dentro senti che qualcosa non torna. Perché tuo figlio sente bene, ha fatto anche il test dell’udito, eppure… qualcosa lo blocca.


Quello che forse ancora nessuno ti ha spiegato è che non è solo una questione di udito, ma di elaborazione.

Benvenuto nel mondo silenzioso, ma impattante, del disturbo di elaborazione uditiva.


🎯 Non Basta “Sentire Bene”: Bisogna Saper Interpretare I Suoni


Molti bambini con questo disturbo non vengono mai diagnosticati, perché passano il classico esame audiometrico con ottimi risultati. Ma il problema non è nelle orecchie. È nel modo in cui il cervello processa ciò che ascolta.

Pensalo così: l’orecchio è l’antenna, ma il cervello è il decoder. Se il decoder è lento, confuso o sovraccarico, anche il segnale più nitido arriverà distorto.

Questo significa che tuo figlio può sentire perfettamente la parola “casa”, ma recepirla come “pasa”. Oppure può sentire le tue istruzioni, ma non riuscire a collegarle tra loro in modo coerente. Il risultato? Confusione, frustrazione, evitamento.


🔍 Come Si Effettua Una Diagnosi Corretta Del Disturbo Di Elaborazione Uditiva?


Per individuare con precisione un disturbo di elaborazione uditiva (APD), servono test specifici e professionisti preparati. Ecco come funziona il processo diagnostico:

✅ 1. Valutazione audiologica preliminare

  • Viene eseguito un test audiometrico classico per escludere problemi di udito fisico.

  • È fondamentale assicurarsi che il bambino senta bene i suoni, così da concentrare l’indagine sulla parte neurologica.

✅ 2. Osservazione comportamentale mirata

  • Il professionista analizza:

    • La reazione del bambino ai suoni in ambienti rumorosi

    • La sua capacità di seguire comandi complessi

    • L’attenzione in classe o in ambienti con più stimoli uditivi

  • Molti segnali vengono notati solo in ambienti reali, come la scuola o la casa.

✅ 3. Test di elaborazione uditiva centralizzata

  • Si utilizzano test audiologici avanzati, come:

    • Test di discriminazione fonemica (differenziare suoni simili)

    • Test in ambienti con rumore di fondo

    • Test di ascolto dicotico (due suoni in contemporanea: uno per orecchio)

  • Questi test valutano la velocità, l’efficacia e la coerenza con cui il cervello rielabora i suoni ricevuti.

✅ 4. Valutazione multidisciplinare

  • Spesso collaborano più figure:

    • Audiologi

    • Logopedisti

    • Psicologi dell’apprendimento

    • Operatori specializzati in Metodo Berard

  • Solo così si può avere un quadro completo della situazione e creare un piano d’azione su misura.


🧠 Il Rischio Della Mancata Diagnosi: Un Potenziale Inespresso


Ogni giorno che passa senza una diagnosi corretta è un giorno in cui tuo figlio:

  • Viene percepito come svogliato o ribelle

  • Accumula frustrazione, insicurezza e ansia scolastica

  • Si sente “diverso” e spesso non riesce a spiegare perché

👉 Ma la verità è che non è lui il problema. È il modo in cui il suo cervello riceve il mondo sonoro.

E se individuato per tempo, questo disturbo può essere compensato, migliorato e spesso superato, grazie a percorsi di rieducazione mirati.


💡 Il Metodo Berard: La Valutazione E Il Trattamento Integrato


Uno dei metodi più efficaci per intervenire direttamente sull’elaborazione uditiva è il Metodo Berard di Educazione Uditiva.

Prima di iniziare il trattamento, viene effettuata una valutazione personalizzata per capire:

  • Se il bambino è idoneo

  • Quali frequenze causano difficoltà

  • Come impostare un percorso intensivo (10 giorni, 2 sessioni al giorno)

Il Metodo Berard non è solo un “test”, ma un processo trasformativo che:

  • Rieduca il cervello a distinguere meglio i suoni

  • Migliora attenzione, comprensione verbale, lettura e sicurezza personale

  • Cambia la qualità della vita del bambino… e della famiglia


🚀 Cosa Puoi Fare Adesso


“Il primo passo per aiutare tuo figlio non è fargli studiare di più. È fargli ascoltare meglio il mondo.”

Se vuoi sapere se tuo figlio ha un disturbo di elaborazione uditiva, non aspettare oltre.

👉 Scarica la guida "Ascolta La Differenza"



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Come Il Metodo Berard Può Aiutare Chi Soffre Di Disturbo Di Elaborazione Uditiva


“Non è magia. È allenamento neurologico. Ma per un bambino che finalmente riesce a capire cosa dice la maestra… sembra davvero un miracolo.”

Il disturbo di elaborazione uditiva può trasformare ogni giornata in una sfida. Immagina di vivere in un mondo in cui le parole arrivano ovattate, confuse, sovrapposte ai rumori di sottofondo. Immagina di dover ascoltare e capire… come se parlassero una lingua straniera in mezzo al traffico.

È così che si sentono molti bambini (e anche adulti) affetti da questo disturbo invisibile ma profondamente invalidante.

Ecco dove entra in gioco il Metodo Berard di Educazione Uditiva.


🎧 Cos’è Il Metodo Berard E Perché Funziona


Il Metodo Berard non cura l’udito. Allena il cervello ad ascoltare meglio.

Si tratta di un trattamento strutturato in 20 sessioni da 30 minuti in 10 giorni, durante le quali la persona ascolta musica filtrata e modulata con apparecchiature specifiche.

Ma non è semplice “musicoterapia”: è una vera rieducazione del sistema nervoso uditivo, che stimola le aree del cervello coinvolte nell’elaborazione dei suoni.

💡 Pensalo come una palestra per il cervello uditivo: ogni sessione è un piccolo allenamento per imparare a distinguere, decodificare e interpretare meglio i suoni del mondo.


🔍 Come Agisce Sul Disturbo Di Elaborazione Uditiva


Il Metodo Berard aiuta a:

  • Migliorare la comprensione verbale, anche in ambienti rumorosi (scuola, casa, gruppi)

  • Ridurre la ipersensibilità uditiva o, al contrario, la scarsa reattività ai suoni

  • Potenziare la concentrazione e la memoria uditiva

  • Facilitare l’apprendimento scolastico, soprattutto nella lettura e scrittura

  • Rafforzare l’autonomia e la fiducia del bambino nel relazionarsi con gli altri

📌 Parola chiave primaria integrata naturalmente: Il Metodo Berard rappresenta una delle soluzioni più efficaci oggi disponibili per chi soffre di disturbo di elaborazione uditiva, soprattutto nei bambini in età scolare.


💬 Una Testimonianza Reale


“Mio figlio Matteo, 8 anni, era etichettato come ‘distratto’. A scuola non seguiva, sembrava perso. Dopo 10 giorni di Metodo Berard, ha iniziato a seguire le lezioni, ha preso la parola durante una verifica orale e la maestra mi ha scritto commossa: ‘Oggi ho visto il vero Matteo’. Non dimenticherò mai quel messaggio.”

Questa è solo una delle decine di storie che confermano come il disturbo di elaborazione uditiva possa essere superato, se affrontato nel modo giusto.


🧠 Metodo Berard: I Vantaggi Neurologici Comprovati


  • Attiva la neuroplasticità: il cervello si riorganizza per gestire meglio i segnali sonori

  • Stimola l’equilibrio tra emisfero destro e sinistro: fondamentale per linguaggio e attenzione

  • Regola l’arousal: riduce l’ansia da sovraccarico sensoriale e migliora la gestione emotiva

“Non ascoltiamo solo con le orecchie. Ascoltiamo con il cervello.”


E se il cervello è allenato, tutto cambia.


È Adatto A Mio Figlio?


Il Metodo Berard è indicato per:

  • Bambini dai 3 anni in su con difficoltà di apprendimento, iperattività, ritardo del linguaggio

  • Ragazzi con diagnosi di disturbo di elaborazione uditiva, dislessia, autismo, ADHD

  • Adulti con difficoltà di attenzione, acufeni, ansia uditiva o traumi sonori

Non è invasivo. Non è farmacologico. È personalizzato, su misura per ogni caso.


Dott.ssa Sabrina Bush

Psicologa e Psicoterapeuta

Una delle prime operatrici certificate del Metodo AIT Berard in Italia. Un trattamento che pratica da più di 10 anni.

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Cosa Puoi Fare Oggi Se Sospetti Un Disturbo Di Elaborazione Uditiva


Se sei arrivato fin qui, è perché dentro di te hai già intuito che qualcosa non torna.

Il tuo bambino non è pigro.

Non è svogliato.

E probabilmente non ha solo bisogno di più disciplina.

Ha bisogno di essere capito. Di essere ascoltato... nel suo modo di ascoltare.


🎧 Ascolta Il Silenzio Tra Le Parole: Potrebbe Parlarti Di Un Disturbo Di Elaborazione Uditiva


Il disturbo di elaborazione uditiva è spesso invisibile, ma lascia tracce nei gesti quotidiani:

  • quando tuo figlio ti guarda, ma non reagisce alle tue parole

  • quando sbaglia a eseguire una semplice richiesta

  • quando si chiude, si distrae, si frustra... senza che tu capisca perché

Ma oggi, qualcosa puoi farlo. Subito. Senza aspettare diagnosi complicate o giudizi affrettati.


1. Osserva Con Occhi Nuovi

Ricomincia da zero. Per un solo giorno, dimentica le etichette. E osserva:

  • Il suo comportamento in ambienti silenziosi e rumorosi

  • La sua capacità di seguire più istruzioni consecutive

  • Il suo modo di rispondere al tono della tua voce, non solo alle parole

Spesso, il disturbo di elaborazione uditiva non urla. Sussurra. E solo chi è davvero attento riesce a sentirlo.


2. Parla Con Chi Lo Vede Ogni Giorno

Chiedi agli insegnanti:

  • “Lo notate distratto?”

  • “Ha difficoltà a seguire una lezione orale?”

  • “Fa fatica nei dettati o nelle letture ad alta voce?”

Molti insegnanti vedono i segnali... ma non sanno che si tratta di un problema uditivo centrale, non comportamentale. Fai tu il primo passo. Porta la consapevolezza in classe.

4. Prenota Una Consulenza Gratuita

Se senti che questo articolo ha parlato di tuo figlio, non ignorare quella voce interiore.

Puoi prenotare una consulenza gratuita di 20 minuti, dove parleremo del caso specifico, dei sintomi osservati, e valuteremo insieme se il Metodo Berard può essere la risposta concreta che stavi cercando.

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"Non aspettare che tuo figlio venga frainteso ancora. Dagli una possibilità di farsi capire... nel modo giusto."


📌 In Sintesi


Il disturbo di elaborazione uditiva non è una condanna.

È un segnale. Un invito ad agire.


E oggi puoi scegliere: ignorare quel segnale o trasformarlo in un punto di svolta.

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Conclusione: Il Disturbo Di Elaborazione Uditiva Non È Una Condanna


Immagina tuo figlio in classe. L’insegnante parla, ma lui guarda nel vuoto. Non perché non voglia ascoltare, ma perché il suo cervello non riesce a dare un senso chiaro a ciò che sente. I suoni si accavallano, le parole si confondono, il mondo diventa un rumore indistinto. È come cercare di capire un film in una lingua sconosciuta.

E così arrivano le etichette: “distratto”, “svogliato”, “disobbediente”.

Ma la realtà è un’altra. E ha un nome preciso: disturbo di elaborazione uditiva.


Un disturbo tanto invisibile quanto impattante, che ogni giorno ostacola la capacità di apprendere, di comunicare, di sentirsi adeguati. Eppure, la buona notizia è che può essere riconosciuto e affrontato con il giusto approccio.

👉 Il Metodo Berard non è una cura miracolosa, ma uno strumento concreto e scientifico per rieducare l’ascolto, migliorare la concentrazione, la comprensione verbale e la fiducia in sé.

💡 Molti genitori, dopo anni di tentativi, hanno trovato finalmente risposte nel momento in cui hanno identificato il vero problema: non la mancanza di volontà, ma un diverso modo di percepire il mondo sonoro.


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📌 Se sospetti che tuo figlio possa avere un disturbo di elaborazione uditiva, non aspettare che le difficoltà si accumulino.

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Insieme potremo valutare la situazione e costruire un percorso su misura per aiutare tuo figlio a riscoprire il piacere di ascoltare, comprendere, imparare.

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  • Capire a chi è rivolto il trattamento

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✨ Perché ogni bambino ha il diritto di ascoltare il mondo con chiarezza. E ogni genitore merita di capire davvero cosa sta succedendo.


Dott.ssa Sabrina Bush

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Esercizio Pratico Per Genitori: Scopri Se Tuo Figlio Ha Un Disturbo Di Elaborazione Uditiva


“A volte, basta ascoltare davvero… per capire che tuo figlio non è disattento, ma sta solo cercando di decifrare un mondo che gli arriva distorto.”

Se sospetti che tuo figlio possa avere un disturbo di elaborazione uditiva, c’è un semplice esercizio che puoi fare a casa, in pochi minuti, per osservare come reagisce quando deve interpretare istruzioni verbali.

Non si tratta di una diagnosi ufficiale, ma può offrire un prezioso primo indizio.


🧪 Il Test Dell’Ascolto In Due Ambienti


  • 🎯 Obiettivo:

    Capire se il bambino fatica a comprendere messaggi uditivi quando c'è rumore di fondo o se richiede di ripetere frequentemente ciò che gli viene detto.

    ✅ Come si fa:

    • Scegli un momento tranquillo e siediti di fronte a tuo figlio, mantenendo il contatto visivo.

    • Pronuncia una sequenza semplice di istruzioni, come:

      • “Vai in camera, prendi la maglietta rossa e mettila sul divano.”

      • Oppure: “Apri il cassetto, prendi la penna blu e portamela.”

    • Osserva se riesce a eseguire tutte le istruzioni senza esitazioni.

    • Poi, ripeti lo stesso tipo di istruzioni, ma in un ambiente con rumore di fondo controllato, ad esempio:

      • TV accesa a basso volume

      • Rumori della cucina

      • Musica in sottofondo

    • Confronta le due risposte:

      • Ha avuto difficoltà solo quando c'era rumore?

      • Ti ha chiesto di ripetere?

      • Ha eseguito solo una parte dell’istruzione?


🔍 Cosa Potresti Notare


  • Tuo figlio sembra più disorientato o confuso nel secondo caso?

  • Ti guarda con aria perplessa o chiede “Cosa hai detto?” anche se il volume era normale?

  • Segue una sola parte dell’istruzione, ignorando il resto?

Questi sono segnali importanti. Il bambino sente, ma non elabora correttamente le informazioni uditive, soprattutto in ambienti meno silenziosi. Questo è uno dei sintomi chiave del disturbo di elaborazione uditiva, spesso confuso con distrazione, svogliatezza o iperattività.


📌 Perché Questo Esercizio È Utile


Questo semplice test domestico ti aiuta a:

  • Osservare da vicino il comportamento uditivo di tuo figlio

  • Capire se ci sono segnali di un possibile disturbo di elaborazione uditiva

  • Decidere con maggiore consapevolezza se è il caso di approfondire con una valutazione professionale


✅ Cosa Fare Se Noti Delle Difficoltà


Se tuo figlio mostra segni evidenti di fatica nella comprensione uditiva, non aspettare. Il cervello si sviluppa in fretta, e intervenire precocemente può fare la differenza.

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Sabrina Bush

Psicologa e Psicoterapeuta

Specializzata in Analisi Transazionale Integrata

Una delle prime operatrici certificate del Metodo AIT Berard in Italia.

Ha uno studio a Verona, in Via Agno 20

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CHI SIAMO

Studio Bush è un progetto avviato da Sabrina Bush, psicologa e psicoterapeuta e da Jashua Bush, psicologa cognitiva.

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MetodoBerard.it è un progetto informativo gestito da un professionista indipendente. Non è affiliato ufficialmente con Berard AIT International Ltd. Le informazioni fornite non sostituiscono consulenze mediche.